Auschwitz inizia quando si guarda a un mattatoio e si pensa: sono soltanto animali.
Theodor Wiesengrund Adorno, filosofo

martedì 25 settembre 2012



Stella lontana

malinconico astro,

nelle lacrime delle nuvole

stasera

si è dissolto il mio pensiero.

 

Io smarrito che cerca

le sue orme, impronte cariche

d'incerto amore.

 

Vago bevendo tramonti di sangue,

nell'inerte scorrere del tempo

il rossore della sera si veste

dei colori caldi del sogno e

inebria di baci

l'oceano

assopito

nel ritratto inconsistente d'un paesaggio surreale

venerdì 31 agosto 2012

Dedica



Amo un'anima,
non ha corpo il mio sogno,
etereo e infinito 

nella memoria rifletto
immagini
specchio d'altri tempi

Ricordo
le ali,
il suo volo
intorno ai miei pensieri

Amo un'anima
una stella esplosa
di malinconia inespressa
primavera di fiori
fioriti

Amo l'anima che mi appartiene,
che ho rapito,
poesia d'inquieto attendere,
illusione sensuale,

corpo di luce
luna ambrata,
mio
amore mancato

 
Dove? 

Riecheggia un suono 
nell'abisso 
distante

 risuona.

Armonie
inespresse
valzer di stelle incompiuto
delinea costellazioni
dolenti
di note stridenti
di stelle cadenti 
di sogni impotenti

d'amore.

Paradiso perduto 
come innocenza dissolta
smarrisco stasera
l'essenza
crepuscolare
d’ogni infranta illusione

martedì 28 agosto 2012

sera di luna


La luce lunare
rischiara
la sera.

Poetiche attese
invitano i sensi
d'illusioni proibite,
smarriti i riflessi 
inattesi.

Poeta 
dal gelido canto 
scolpisci di sogni la sabbia del vento

incostante nebbia è
l'utopia
d'opachi sbiaditi ricordi
tra l'essere nulla e non essere ancora.

Cratere di stella incauta caduta 
la parola 
scende sulla sera,
impalpabile
s'assopisce
e
come male
oscura il profilo
di amanti dolenti.



Kokoschka





annientamento

Errare nei miei sogni
dove
perduta
rivelo
frammenti 
insoluti 
dell'io.

Esistere altrove 
sotto astri infuocati
dove anime putrefatte
sognano di vivere.

Lacrime danzano
inquiete
come nuvole
sparse 
gridano.
Atroce delizia
il canto 
del sangue innocente
reclama giustizia
d'apocalisse.

Estenuante lotta
la pace.

Serena è 
solo la morte.


Munch





mercoledì 8 febbraio 2012

Altrove

Dove
Se non altrove riposa
L’anima

In questo mondo non c’è posto
Che per il corpo.

L’immateriale
Sogna tra le ombre
Un’identità smarrita
Nella follia

Dove se non
Altrove
La poesia dello spirito
Canta

Dove
Se non esiste
L’io

 
Dove se non esite nemmeno
La pietà
Di un dio.

venerdì 3 febbraio 2012

Epilogo 03/02/2012

Perdonatemi 
se non riuscirò a morire con dignità. 

Oppressa dalla morte che mi prende
per mano cercherò di fuggire
invano 
nell’immobilità assente di un corpo morente. 
Le lacrime dense di tutto il mare assaporato
regaleranno al volto un’ultima ruga 
di dolore che sa di rimpianto, 
annegato nei cassetti della memoria, 
bloccato come i sogni imprevisti 
troppo tardi
sopraggiunti. 

Perdonatemi se
non me ne andrò sorridendo 
perdonatemi una lacrima di addio al tramonto,
perdonatemi l’ascesa lenta e silenziosa 
degli occhi stanchi protesi verso le stelle 
compagne del vagabondare della mente 
per tutta una vita.  

Congedo dai sogni caduti 
congedo dagli amori perduti 
congedo dalle speranze infrante 
congedo dalle felicità irriverenti 
congedo dai sorrisi,
dalle lacrime, 
dalla follia umana, 
dalla violenza dalla sopraffazione dalla crudeltà 
dall’umanità  

Perdonatemi se non avrò tempo 
di chiudere gli occhi 
sul tempo
e credetemi sognante 
sulla riva di un mare 
che stilla gocce di sangue dal sole opaco 
di una morte imprevista
L'isola dei morti, Arnold Böcklin